29/03/2010
Fare attività motoria già a 2-3 anni può essere molto importante per lo sviluppo motorio, ma anche emotivo e cognitivo, del bambino. Tuttavia è bene distinguere tra l'attività motoria a sfondo esclusivamente ludico e l'attività sportiva, che va proposta in età molto più avanzata; inoltre, anche nei bambini più grandi è essenziale che lo sport sia sempre presentato come occasione di divertimento e socializazione.
Il bambino ha un naturale bisogno di giocare e muoversi: questo bisogno va incoraggiato e sostenuto dagli adulti, anche nelle normali attività quotidiane al di fuori dell'ambiente scolastico. Questo promuove il primo sviluppo delle capacità motorie e può aiutarlo anche a scaricare la molta energia e le "tensioni" che si accumulano durante la giornata. Anche stancarsi per il bambino è normale, così come recuperare velocemente nuove energie: cosa che spesso è fatta scattare proprio dal gioco.
Invece, proporre un'attività sportiva strutturata (lo sport come viene inteso in senso "classico") non è adatto alle caratteristiche e ai bisogni dei bambini di 2-3 anni di età.
Tra le attività adeguate intorno ai 2-3 anni il nuoto è una delle discipline più indicate; essenziale è comunque che sia sempre proposto come occasione di gioco, divertimento, espressione delle proprie esigenze insieme ad altri bambini della propria età. Se viene intesa in questo modo, l'attività difficilmente può diventare motivo di stress, anzi, può essere occasione di sfogo e, nello stesso tempo, di apprendimento di un'abilità motoria complessa e di confronto con le proprie emozioni e di sviluppo delle capacità cognitive. E' però essenziale che il bambino sia inserito in un ambiente che garantisce la sua sicurezza, e che sia seguito da figure esperte delle problematiche caratteristiche di questa fascia d'età: credo che il rischio di sovraccarico, a queste condizioni, sia trascurabile.
Venendo allo yoga per piccoli, non conosco per esperienza diretta questo tipo di proposta: credo che, nella misura in cui viene offerta al bambino una possibilità di espressione in un contesto fortemente ludico e non costrittivo, possa essere un'attività piecevole e utile.
Sempre intorno ai 3 anni, si può cominciare a proporre ai bambini un percorso di psicomotricità, attraverso cui il bambino comincia a conoscere e utilizzare il proprio corpo come mezzo di relazione, consapevolezza e crescita.