Regione Autonama Friuli Venezia Giulia

psicologo


Disabilità e sport

10/03/2010

Volevo sapere se esiste qualche indicazione su come affrontare lo sport individuale e di gruppo con persone con disabilità intellettiva (ritardo mentale). Vorrei inoltre sapere se è meglio pensare a degli interventi di uno psicologo specializzato in questo campo quando si inizia con queste persone delle nuove attività sportive (anche per gli aspetti agonistici, di autostima, ecc.)

Risposta dell'esperto:


L'esperienza sportiva nell'ambito della disabilità può essere un'occasione estremamente importante ed efficace di crescita e sviluppo, soprattutto delle modalità comunicative e in relazione ad aspetti personali come l'autostima e il senso di autoefficacia.

In linea generale, la creazione di occasioni di apprendimento in un contesto di divertimento "attivo" come nel caso dello sport va pianificata con molta accortezza e attenzione. Credo che sia essenziale che gli istruttori, sia nel caso degli sport individuali che in quelli di squadra, siano affiancati da psicologi esperti rispetto alle problematiche e ai possibili obiettivi di crescita e stimolo dell'atleta disabile, al fine di creare condizioni di esperienza che siano sia piacevoli sia stimolanti.

In Italia ci sono alcune realtà (poche purtroppo), che stanno operando da anni in questo ambito, con ottimi risultati. Un esempio tra tutti, quello della cooperativa La Lucciola di Modena, in cui lo sport (il basket -in particolare- attraverso il grande contributo del Prof. Calamai e della Dott.ssa Lamacchia) viene utilizzato proprio come metodo di sviluppo di capacità come quelle comunicative o legate alla stima di sè in bambini e ragazzi autistici, psicotici, spastici e con sindrome di Down.

Quest'esperienza, che nel tempo ha portato alla creazione di sedici centri specializzati che ora operano in questo ambito, è descritta nel libro "Uno sguardo verso l'alto", edito da F. Angeli. Si tratta di un libro che offre moltissimi spunti su come si può rendere davvero efficace e profondamente umana l'esperienza motoria e sportiva in genere.

Un'esperienza che,a mio parere, andrebbe replicata, sviluppata e migliorata, ovunque: per sviluppare competenze e stimolare l'integrazione e la valorizzazione di ciascun singolo atleta.


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